Allenamento contro resistenze e benefici sul tessuto osseo

Ormai consolidato che l’allenamento contro resistenze (pesi e sovraccarichi vari) apporta diversi adattamenti positivi sul muscolo e sul metabolismo andiamo a vedere come esso agisce sul tessuto osseo e che giovamenti quest’ultimo può ottenerne.

L’allenamento contro resistenze sembra favorisca la crescita e lo sviluppo del tessuto osseo.Visto dalla prospettiva di una persona giovane, la cosa può voler dire poco o niente ma andando avanti con l’età ed andando a guardare i dati di incidenza di osteoporosi in Italia*è un adattamento non da poco.

*Circa 5 milioni di persone colpite di cui l’80% donne in menopausa. Fonte Ministero della salute: link

Questione di adattamento

A sinistra un osso con densità ossea normale. Al centro e a destra un osso con diversi stadi di osteoporosi in corso.

Come per il tessuto muscolare, è un adattamento che il corpo innesca ad uno stimolo proveniente dall’ambiente esterno. In questo caso lo stimolo viene dato dal carico che andremo a sollevare andando a scaturire una risposta dell’organismo con adattamenti fisici e strutturali. Essi permettono al corpo ed in questo caso al tessuto osseo,la capacità di poter sostenere tali stimoli in futuro.

 Ovviamente quando si parla di stimoli (quindi allenamenti in questo caso) devono essere:

– costanti (ripetuti nel tempo) 

– efficienti (con carichi adeguati ad indurre una risposta adeguata dall’organismo, pur restando in range di sicurezza ottimali)

Con il passare del tempo e l’aumento dello stimolo allenante la densità ossea sembrerebbe arrivare ad un plateau di adattamento che tende a stabilizzarsi nel tempo.

Rinforzo specifico

Ci potremmo chiedere come mai il corpo vada a lavorare al rinforzo dell’osso quando indirettamente non viene coinvolto durante l’esecuzione di un determinato esercizio.

 La risposta è che l’osso si presenta come un’ancora per il muscolo, ed anche se forte e ben sviluppato, senza un adeguato sostegno non riuscirebbe a svolgere pienamente la sue funzioni di contrazione e rilassamento. Questo tipo di adattamento e rinforzo è altamente specifico alla zona stimolata.

 Ne consegue che un allenamento mirato al rinforzo generale del sistema muscolo scheletrico dovrebbe comprendere esercizi per l’interno corpo (ottimi in questo contesto gli allenamenti di tipo “full body”).

Per particolari persone (sopratutto anziani) si potrebbe pensare di andare a lavorare specificatamente nella zona da trattare. In questo frangente molto comune è il “rinforzo” dell’anca.

Fonti

https://www.focus.it/scienza/salute/lesercizio-fisico-e-il-segreto-delle-ossa

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28975661/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6436184/#:~:text=Resistance%20training%20(RT)%20has%20been,(BMD)%20and%20bone%20quality.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6279907/

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